La **tredicesima 2025** rappresenta per molti lavoratori dipendenti e pensionati un momento atteso dell’anno, soprattutto per le spese legate alle festività. Ma cos’è esattamente, e come si calcola il suo importo netto? In questo articolo, approfondiremo tutti gli aspetti relativi alla gratifica natalizia, dalle date di pagamento fino ai calcoli necessari per conoscere l’importo che si riceverà.
Cos’è la tredicesima mensilità e a chi spetta?
La **tredicesima mensilità**, conosciuta anche come gratifica natalizia, è un compenso aggiuntivo che viene corrisposto a lavoratori dipendenti e pensionati. Essa ha la funzione di fornire un sostegno economico aggiuntivo in vista delle spese natalizie e ha un importo che varia in base al tipo di contratto e all’anzianità di servizio.
Ci sono due categorie principali che percepiscono la **tredicesima**:
- Dipendenti pubblici: I lavoratori del settore pubblico ricevono la tredicesima come parte del loro stipendio annuale, secondo specifiche normative e regolamenti.
- Dipendenti privati: Anche i lavoratori del settore privato hanno diritto alla tredicesima, che viene calcolata secondo le disposizioni contrattuali e leLeggi vigenti.
Quando arriva la tredicesima nel 2025: le date per dipendenti e pensionati
Per il **2025**, le scadenze di pagamento della tredicesima mensilità variano leggermente tra dipendenti e pensionati. Generalmente, i lavoratori dipendenti ricevono la tredicesima insieme alla busta paga di dicembre. Tuttavia, le date esatte possono differire a seconda dell’ente erogatore e delle specifiche contrattuali.
I pensionati, invece, hanno una scadenza di pagamento stabilita dall’INPS, che prevede l’accredito della **tredicesima pensionati INPS** entro il mese di dicembre. È importante verificare con il proprio ente erogatore per confermare la **scadenza pagamento tredicesima**, poiché ci possono essere variazioni annuali.
Come si calcola la tredicesima: dal lordo al netto
Il calcolo della tredicesima mensilità è relativamente semplice, ma è fondamentale distinguere tra il calcolo dell’importo lordo e quello netto. Per calcolare la **tredicesima lorda**, si considera generalmente il totale delle retribuzioni percepite nei mesi di lavoro dell’anno, suddiviso per dodici.
Per passare dal lordo al netto, è necessario sottrarre le tasse e i contributi previdenziali. La **tassazione separata tredicesima** può influenzare notevolmente l’importo finale, poiché l’aliquota IRPEF potrebbe differire rispetto a quella applicata sugli stipendi mensili ordinari. Inoltre, i **contributi INPS sulla tredicesima** vengono calcolati come percentuale sul lordo, influenzando ulteriormente il netto che il lavoratore riceverà.
La tassazione della tredicesima: perché l’importo è diverso dallo stipendio
La **tassazione della tredicesima** è un aspetto cruciale da considerare. Poiché essa è considerata reddito aggiuntivo, la sua tassazione avviene in modo diverso rispetto agli stipendi mensili. Mentre gli stipendî vengono tassati in base a scaglioni, la tredicesima è soggetta a tassazione separata, che spesso può portare a una tassazione più favorevole per il contribuente.
In questo modo, l’importo netto della tredicesima sarà inferiore a seconda della situazione fiscale complessiva del contribuente, come la somma dei redditi annuali o eventuali detrazioni spettanti.
Esempio pratico di calcolo della tredicesima netta
Per comprendere meglio come calcolare la **tredicesima netta**, vediamo un esempio pratico. Immaginiamo un dipendente con uno stipendio lordo mensile di 2.000 euro. Supponendo che non ci siano variabili particolari, il calcolo della traccia sarà:
- Tredicesima lorda: 2.000 € x 12 mesi / 12 = 2.000 €
- Contributi INPS (esempio: 9,19%): 2.000 € x 9,19% = 183,8 €
- Tassazione IRPEF (ipotetica aliquota del 23% sul lordo): 2.000 € x 23% = 460 €
- Totale netto: 2.000 € – 183,8 € – 460 € = 1.356,2 €
In questo esempio, l’importo netto della tredicesima che percepirà il dipendente sarà di 1.356,2 euro. È sempre consigliabile utilizzare un calcolatore online o consultare un esperto per effettuare il calcolo in modo preciso e personalizzato.
Tredicesima e lavoro part-time: come funziona il calcolo?
I lavoratori con contratti part-time hanno diritto alla **tredicesima**, ma il calcolo della loro gratifica natalizia sarà proporzionato alle ore lavorate. Per calcolare la **calcolo tredicesima part time**, si applica lo stesso principio dei lavoratori full-time, ma l’importo lordo e quindi il netto sarà ridotto in proporzione alle ore lavorate nel corso dell’anno.
Ad esempio, un lavoratore part-time che lavora metà delle ore rispetto a un lavoratore full-time con stipendio di 1.000 € al mese avrà una tredicesima pari alla metà di quella di un suo collega full-time.
Cosa succede in caso di assunzione o cessazione del rapporto di lavoro durante l’anno?
Un ulteriore aspetto da considerare riguarda la posizione contrattuale del lavoratore nel corso dell’anno. In caso di assunzione o cessazione del rapporto di lavoro, il calcolo della **tredicesima** sarà determinato in base ai **ratei di tredicesima** accumulati fino alla data di cessazione. Se un lavoratore è stato assunto a metà dell’anno, riceverà un importo proporzionale rispetto ai mesi effettivamente lavorati.
In caso di cessazione del contratto prima di dicembre, il lavoratore avrà diritto a ricevere un ammontare di tredicesima proporzionato ai mesi di lavoro svolti fino a quel momento, in base ai criteri summenzionati.
In conclusione, la **tredicesima 2025** si presenta come un elemento essenziale per la pianificazione finanziaria dei lavoratori. Conoscere nel dettaglio i metodi di calcolo e le scadenze permette di gestire al meglio questa importantissima gratifica e ottimizzare le proprie risorse in vista delle festività.












